È il secondo anno che abbiamo il piacere di partecipare come partner all’iniziativa della Digita Academy promossa dall’Università Federico II di Napoli e Deloitte.
Si tratta di un’occasione offerta a laureati e laureandi per collaborare con aziende su progetti nel campo della Digital Transformation e dell’Industry Innovation.
L’obiettivo del nostro project work di quest’anno è stato la realizzazione di uno studio di fattibilità che ci ha consentito di verificare la convenienza circa l’applicabilità dell’intelligenza artificiale in una soluzione di video sorveglianza a tutela di minori e anziani.
L’idea del progetto si è sviluppata nell’ambito del recente Disegno di legge approvato al Senato che regola l’installazione e l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza negli asili nido, nelle scuole dell'infanzia, e nelle aziende sanitarie e socio-assistenziali.
Analizzando lo scenario attuale, i sistemi di videosorveglianza installati o che verranno installati nei prossimi anni, si basano su una videosorveglianza criptata a cui potranno avere accesso le autorità solo dietro segnalazione o denuncia.
Purtroppo però sono molto frequenti i casi in cui la vittima non comunica l’azione malevola subita e dove essa non è riconoscibile da altri, soprattutto nel principio, e dove varie dinamiche sociali spesso frenano la segnalazione di sospetti abusi da parte di una persona fisica. Assegnando tale responsabilità a una macchina affidabile e non corruttibile, in grado di rilevare azioni realmente sospette, ci si svincola, per così dire, da problematiche simili.
Il project work propone lo studio di strumenti e processi che possano essere l’evoluzione dei sistemi attuali di videosorveglianza, colmando le lacune presenti e le perplessità verso quello che sarà il passo successivo per tutelare maggiormente i soggetti delle strutture citate.
La prima fase del progetto ha riguardato ricerche finalizzate a comprendere l’applicabilità del caso studiando due aspetti importanti, l’aspetto legale e l’aspetto tecnico.
Trattandosi di macchine di videosorveglianza, con audio e video analisi, l’utilizzo deve essere disciplinato da opportuni regolamenti per non ledere la privacy dei soggetti interessati e incappare in sanzioni penali, rispettando il GDPR e le norme previste dal Garante. Sono stati dunque delineati, con un consulente legale, specifiche e obblighi per il trattamento dei dati in termini di misure di sicurezza e diritti degli interessati.
Il secondo aspetto importante che abbiamo affrontato è la parte tecnica alla base del progetto. La soluzione intelligente di videosorveglianza presa in considerazione è una telecamera cloud che, servendosi dell’ Iot e dell’Intelligenza Artificiale, riesce a realizzare un’analisi video e audio della scena, con rilevazioni del movimento, dell’audio e del riconoscimento facciale, identificando eventi anomali e lanciando immediatamente un allarme all’operatore addetto al controllo.
Per realizzare tale attività abbiamo scelto di servirci di alcuni servizi cloud di Microsoft, nel nostro caso Azure Video Indexer. L'impiego associato di IoT e AI permette alla soluzione intelligente di sviluppare una dashboard di Power BI che, attraverso i dati, mostra l’anomalia inviando un alert in tempo reale per denunciare il verificarsi dell’accaduto. Tutti i dati relativi ai video e agli audio incriminati vengono archiviati attraverso il servizio di storage Azure Blob, e criptati attraverso Key Vault in modo tale che tali informazioni siano accessibili solo alle forze dell’ordine o alle persone autorizzate.
In conclusione, il lavoro svolto ci ha permesso di avere un quadro completo delle risorse necessarie e dei relativi costi associati, e di proseguire nella realizzazione di un primo prototipo dello strumento di videosorveglianza intelligente da implementare nel contesto precedentemente detto, e raggiungibile per il target di riferimento.
Vi terremo aggiornati!